Chiesa di San Michele
Scheda
San Michele divenne il protettore della nazione Longobarda, con il rito dell'esaugurazione a Pavia (loro capitale) gli vennero dedicate ben sette chiese. Si ritiene che la prima chiesetta dedicata a San Michele in Balzola sia la ricostruzione di un tempietto di antica devozione. La sua immagine venne posta sugli stendardi e sulle monete. Ovunque anche in Monferrato.
Pertanno si ritenne che la prima chiesetta dedicata a San Michele in Balzola sia la ricostruzione di un tempietto di antica devozione.
Si hanno notizie storiche risalenti al 1619 (da un'indulgenza concessa dal Papa Paolo V alla Congregazione dei Santi Angeli Custodi eretta in San Michele a Balzola, ma furono i Marchesi Fassati, feudatari del Castello e dei terreni vicini (alcuni dei quali erano Priori nella Confraternita di San Michele di Casale Monferrato), che la fecero ricostruire nella foggia ottagonale uguale a quella casalese.
La facciata molto elegante disegnata da G.B. Scapitta disegnata pe la chiesa di Casale e non realizzata.
Il tempietto in stile barocco è molto accogliente. Graziosi gli altari con paliotti intarsiati policromi di F. Sala. Ma l'importanza maggiore è data da quattro grandi tele di Pier Francesco Guala (1698/1757) il più importante artista piemontese della sua epoca. Essi rappresentano: l'Arcangelo Michele, l'Arcangelo Gabriele e l'Infanzia, il Miracolo di San Bovone, la Scala di Giacobbe.
Nella chiesetta vi è anche una pala effigiante la Vergine e Sant'Agostino, una tela con san Bovone che enedice gli animali, un quadro con la Vergine e tutti i Santi (fra cui San Sebastiano antico patrono del paese).
Importante pezzo conservato dietro all'altare maggiore è un bassorilievo in marmo del sec. XV raffigurante San Michele con la bilancia in mano proveniente dallo smantellato altar maggiore del Duomo di Casale Monferrato.
Pertanno si ritenne che la prima chiesetta dedicata a San Michele in Balzola sia la ricostruzione di un tempietto di antica devozione.
Si hanno notizie storiche risalenti al 1619 (da un'indulgenza concessa dal Papa Paolo V alla Congregazione dei Santi Angeli Custodi eretta in San Michele a Balzola, ma furono i Marchesi Fassati, feudatari del Castello e dei terreni vicini (alcuni dei quali erano Priori nella Confraternita di San Michele di Casale Monferrato), che la fecero ricostruire nella foggia ottagonale uguale a quella casalese.
La facciata molto elegante disegnata da G.B. Scapitta disegnata pe la chiesa di Casale e non realizzata.
Il tempietto in stile barocco è molto accogliente. Graziosi gli altari con paliotti intarsiati policromi di F. Sala. Ma l'importanza maggiore è data da quattro grandi tele di Pier Francesco Guala (1698/1757) il più importante artista piemontese della sua epoca. Essi rappresentano: l'Arcangelo Michele, l'Arcangelo Gabriele e l'Infanzia, il Miracolo di San Bovone, la Scala di Giacobbe.
Nella chiesetta vi è anche una pala effigiante la Vergine e Sant'Agostino, una tela con san Bovone che enedice gli animali, un quadro con la Vergine e tutti i Santi (fra cui San Sebastiano antico patrono del paese).
Importante pezzo conservato dietro all'altare maggiore è un bassorilievo in marmo del sec. XV raffigurante San Michele con la bilancia in mano proveniente dallo smantellato altar maggiore del Duomo di Casale Monferrato.